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6 maggio 2014

Colon irritabile e gonfiore addominale prova la dieta Fodmap

L'acronimo, Fodmap, prende origine dalle parole inglesi: fermentabili, oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli, (“Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides and Polyols” ) la dieta  Fodmap è indicata soprattutto per  chi soffre di colon irritabile (IBS), colite, disturbi caratterizzati da stipsi e diarrea alternate, gonfiore e dolore addominale, specie dopo i pasti...

Il Blog di "rimedi della nonna": Colon irritabile e gonfiore addominale prova la dieta Fodmap

La dieta a basso contenuto di Fodmap è il risultato di uno studio del dipartimento di Medicina della Monash University di Melbourne, in Australia e si basa sulla possibilità di ridurre i sintomi di alcuni disordini digestivi e di ottenere e mantenere un benessere intestinale, si divide in tre fasi, e dura in totale 6-8 settimane.

Ma che cosa sono i Fodmaps? 

I fodmaps sono una serie di carboidrati a corta catena, che non vengono assorbiti o vengono assorbiti in maniera molto parziale dall’intestino tenue, sono capaci di richiamare e trattenere liquidi nell’intestino crasso, vengono fermentati rapidamente dai batteri intestinali, e quindi sono in grado di  aumentare l’intensità dei sintomi tipici di alcuni disordini digestivi come la sindrome del colon irritabile (gas, distensione, flatulenza, crampi, diarrea) e le SIBO (small intestine bacteria overgrowth), Sindrome da sovracrescita batterica intestinale

Le cause, di questi sintomi, sono poco chiare e in alcuni casi, le misure dietetiche e le norme comportamentali, non sono di alcun aiuto per molti pazienti.  Si parla, allora, di disturbi cronici o ricorrenti: diarrea o stitichezza, meteorismo, flatulenza, dolori addominali e gonfiore; presenti tutti o solo alcuni con intensità variabile e cambiare nel tempo.

Spesso questi disturbi compaiono subito dopo l'ingestione di alcuni cibi ed è per questo che tramite i test di intolleranze alimentari si va alla ricerca della soluzione:  di una dieta basata su stretti regime alimentari di esclusione che, spesso non risolve i sintomi, o di uno specialista per un farmaco risolutivo del problema che non esiste.

La  dieta Fondmap non “cura” la sindrome dell’intestino irritabile, ma rappresenta la possibilità di ridurre nettamente i sintomi. I carboidrati indicati nella Fodmap-Diet sono :

Oligosaccaridi (fruttani e galattani), Disaccaridi (Lattosio), Monosaccaridi (fruttosio) e Polioli o polialcoli (come sorbitolo, mannitolo, xilitolo e maltitolo). La teoria prevede che consumando alimenti ricchi di questi carboidrati si crei un importante quantità di gas intestinale con conseguente distensione addominale, gonfiore e mal di schiena. Quando, questo gas riesce ad essere espulso, non si creano problemi, ma quando il gas prodotto rimane all’interno, causa distensione dell’addome e provoca fastidiosi dolori. 

Le persone, che, di solito  riscontrano problemi con alimenti ad alto contenuto di Fodmap sono quelle che già soffrono di disturbi intestinali: colon irritabile, disbiosi, morbo di Chron, colite ulcerosa.


Per stabilire la tolleranza a questi componenti dietetici è necessario eliminare i cibi ad elevato contenuto di Fodmaps per 6-8 settimane e poi gradualmente reintrodurli per identificare il cibo a cui si è intolleranti:

1) Eliminare per 7-15 giorni i cibi ricchi di Fodmap: se i disturbi presenti sono legati a questi alimenti, in pochi giorni si noterà un miglioramento;


2) È consigliabile reintrodurre ogni cibo per 4 giorni con un periodo di pausa tra un cibo e l’altro.  Il risultato sarà quello di capire quali cibi e in che quantità sono accettati dal nostro intestino, senza avere ulteriori disturbi intestinali.

3) Dopo la prima settimana di sospensione dovrebbe esserci un miglioramento della sintomatologia quando si reintroduce un alimento test se ricompaiono i sintomi non provare un altro alimento per 2 settimane.

4) Dopo circa 15 giorni è fondamentale reintrodurre gradualmente i cibi più ricchi di Fodmap, uno alla volta, tenere un diario alimentare su cui indicare i sintomi riscontrati: solo in questo modo si capirà qual è la soglia di tollerabilità.

Ecco una piccola tabella con i cibi che si possono consumare con una dieta a basso apporto di Fodmaps 


tra questi vi sono anche prodotti come: il Tofu, e alcuni Dolcificanti: zucchero e tutti i dolcificanti che non finiscono per ol e Aspartame.

Ecco invece una piccola tabella di Cibi che non si possono consumare con una dieta a basso apporto di Fodmaps


tra questi vi sono anche i Polioli, contenuti nei: Dolcificanti che contengono sorbitolo, Mannitolo, Maltitolo, Xylitolo, Miele, Agave

2 dicembre 2013

Pancia gonfia tra le cause abitudini alimentari e stile di vita sbagliati

La pancia gonfia non è solo un disturbo estetico ma il  sintomo che qualcosa non va nel nostro organismo. Le cause di questa fastidiosa sensazione di pienezza o di gonfiore addominale dovuta ad accumulo di aria, di liquidi o a eccesso di adipe, sono diverse e spesso  dovute ad  abitudine alimentari e stile di vita sbagliato. In questo post troverete alcuni consigli e trucchi per perdere peso e sgonfiare la pancia... 

Il Blog di "rimedi della nonna": Pancia gonfia tra le cause abitudini alimentari e stile di vita sbagliati

La pancia gonfia è un fastidioso disturbo che colpisce maggiormente le donne, nei periodi prima del ciclo o in un periodo di stress molto forte o subito dopo aver mangiato e causa un forte senso di disagio ed è dovuta ad un accumulo di aria, di liquidi o da un eccesso di adipe (negli uomini). Le cause di questo gonfiore possono essere diverse, tra queste:

alimentazione sbagliata e cattivo funzionamento dell'intestino;

- intolleranza alimentare: reazione anomala del nostro organismo verso alcuni alimenti,  che può provocare sintomi diversi tra questi: stanchezza, cefalea, disturbi intestinali (gonfiori, stipsi o diarrea, colite, meteorismi, ecc.), infezioni ricorrenti, dolori articolari, ecc .

vita sedentaria e stress.

L' alimentazione e le abitudini di vita sbagliate sono la diretta causa di gonfiore addominale, di cattiva digestione e di piccoli o grandi disturbi che col tempo diventano poi estetici, come la cellulite. I rimedi più efficaci, in questi casi, per sgonfiare la pancia consistono soprattutto in cambiamenti delle nostre abitudini alimentari e stile di vita, che vi permetteranno di perdere peso senza guadagnarlo col tempo, di nuovo:

- limitare il consumo eccessivo di zuccheri raffinati (pane, pasta, pizza, dolci ecc.) e preferire verdure cotte a quelle crude (perchè queste ultime tendono a fermentare nell'intestino )

 eliminare il consumo di alimenti fritti o ricchi di sughi, bevande gassate o alcoliche e la frutta a fine pasto, da utilizzare invece come spuntino

- mangiare bene: lentamente e possibilmente seduti 

- in caso di colon irritabile evitare: latte,  dolcificanti, cavoli, carciofi, spinaci, cipolla, rucola, cetrioli,  sedano, pesche, pere, prugna e cereali.

-  quando ci si sente particolarmente gonfie ci si può aiutare assumendo estratti di piante che hanno la capacità di eliminare aria da stomaco e intestino come il carbone vegetale che assorbe i gas e libera lo stomaco, la  tisana al finocchio, dal potere digestivo, ecc

- assumere estratti di piante che abbiano azione calmante ed anti ansia

- camminare almeno 1 ora al giorno oppure fare attività fisica, il movimento aiuta a smaltire, migliora la circolazione e tutte le funzioni dell'organismo

- evitare il fumo

E se tutti questi accorgimenti non dovessero bastare, bisogna prendere in considerazione la predisposizione ad un'intolleranza alimentare (vi sono cibi che vengono mal tollerati dal nostro organismo e che provocano un’infiammazione persistente, di bassa intensità e  che nel caso specifico causano gonfiore addominale).

Per scoprire se si è intolleranti a qualche alimento basta sottoporsi a degli appositi test, qualora il test per le intolleranze alimentari evidenziasse particolari ipersensibilità, correggere l' alimentazione, eliminando dalla dieta (per un certo periodo di tempo) quei cibi che ci causano disturbi, per  reintrodurli poi gradualmente, una volta depurato l’organismo.

In questo modo, riusciremo, non solo ad eliminare il problema dell’aria addominale ma anche a recuperare la fisiologica tolleranza verso questi alimenti, senza però che si manifestino fastidiosi disturbi.

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