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13 maggio 2015

Lavanda Officinalis proprietà e rimedi

La lavanda o Lavandula officinalis appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, che comprende una trentina di specie originarie dei Paesi del Mediterraneo.  E' una pianta molto rustica, che ben si adatta alle diverse situazioni pedo-climatiche, cresce spontanea nell'Italia meridionale, la ritroviamo nei terreni aridi e sassosi a formare dei bellissimi cespugli, fiorisce da Giugno a Settembre. La lavanda però, non è solo una pianta bella da vedere e molto profumata,  ma è anche ricca di proprietà curative importanti...


Blog di rimedi della nonna: Proprietà curative e rimedi con la Lavanda Officinalis


La lavanda, non è solo una pianta profumata e bella da vedere, ma è anche ricca di tante proprietà benefiche e, per questo può  essere  utilizzata non solo per l'ambiente, ma anche per la cura della bellezza e della salute.

La Lavanda appartiene alla famiglia delle Laminaceae e al genere Lavandula,  che comprende una trentina di specie tra queste Angustifolia, officinalis, vera, spica.... In genere, in erboristeria,  in cosmetica e nella medicina tradizionale, viene utilizzata  la lavanda officinale o lavandula officinalis, per preparare tisane, decotti, pomate, ecc.  anche se la gran parte delle specie di lavanda contengono principi attivi simili, così come quantità variabili dell'essenza che da l'intenso aroma alla pianta.

Pianta


La Lavanda  è una pianta perenne, sempreverde di piccole dimensioni,  le foglie sono lineari, lanceolate, strette, di un caratteristico colore verde-grigio, le infiorescenze, sono delle spighe, portate da lunghi steli. Ciascuna spiga contiene un numero variabile di fiori molto profumati  di colore blu-violetto e con aroma variabile a seconda della specie. Il frutto della lavanda invece è un achenio e contiene al suo interno un solo seme. Se ne utilizzano le sommità fiorite, raccolte in estate, i fiori, vengono essiccati all'ombra, poi conservati in scatole di latta a chiusura ermetica oppure in vasi di vetro ben chiusi. 


I Fiori

I fiori di lavanda si raccolgono a seconda del loro utilizzo in periodi diversi, per uso erboristico (utili per preparare anche tisane, infusi e decotti per uso interno) all'inizio della fioritura mentre per l'industria cosmetica e per la profumeria nel periodo di massima fioritura. Dopo la raccolta, che deve essere fatta raccogliendo l'infiorescenza con tutto il fusto, si fanno seccare in mazzi appesi a testa in giù e in luoghi ventilati ed ombrosi, in quanto il sole scolorirebbe i fiori. Quando i mazzi sono secchi, si separa la spiga dal gambo e si conservano i fiori.  I fiori freschi vengono invece utilizzati per estrarre gli oli essenziali.

Proprietà


 La lavanda  è una pianta ricca di tante proprietà: antisettiche, battericide, antispasmodiche, analgesiche, cicatrizzanti, diuretiche, colagoghe, insettifughe, stimolanti, sudorifere e sedative, proprio per questo, viene largamente utilizzata in farmacia ed erboristeria nella preparazioni di colluttori, pomate per contusioni, gonfiori, reumatismi e infiammazioni della pelle, per unguenti contro l'emicrania,  in preparazioni per problemi di insonnia e nervosismo e, non solo, grazie al suo caratteristico aroma, viene utilizzata anche in profumeria ed in cosmesi per la preparazione della classica "eau de toilette à la lavande", profumi, saponi, 
bagnoschiuma, shampoo, acqua di lavanda,  ecc.

Rimedi e ricette alla lavanda

I fiori di lavanda secchi hanno un ottimo effetto repellente  nei confronti dei più comuni insettiquali tarme molli, mosche e zanzare, sono ideali quindi;
per confezionare sacchetti profumati e dal potere anti-tarme, da posizionare negli armadi e nei cassetti al cambio di stagione o in ciotole per profumare casa;
nella preparazione di oleoliti, lasciandoli macerare per alcune settimane in un olio vegetale di base; 
per ottenere tisane dalle proprietà aromatizzanti, digestive, colagoghe, coleretiche, eupeptiche, antibatteriche, sedative, carminative, balsamiche ed antispasmodiche, ma anche infusi e decotti curativi, che vengono impiegati per uso esterno per il lavaggio di ulcere e ferite, per i pediluvi o per la cura della leucorrea, ecc


L'Olio Essenziale di Lavanda è ideale in caso scottature, infiammazioni della pelle, abrasioni, piccole ferite, punture d’insetto: applicare 2/3 gocce diluite con olio di mandorle dolci, olio di oliva o altri oli vegetali di vostro gradimento sulla parte interessata; 
in caso di mal di testa e contusioni: applicare con un leggero massaggio sulla zona interessata  alcune gocce diluite con olio evo;
per suffumigi: qualche goccia aggiunta in acqua bollente insieme al bicarbonato è ideale in caso di raffreddamento;
per bagni tonificanti e rilassanti: versare qualche goccia di olio essenziale nell'acqua calda;
per l'Insonnia: aggiungere qualche goccia di Olio Essenziale sul cuscino;
per la cura dei capelli: grassi, contro la forfora e i pidocchi, per una maggiore lucentezza, per prevenire la calvizie e stimolarne la crescita: aggiungete a 
100 ml di shampoo, 15 gocce di olio essenziale di lavanda, agitate il flacone di shampoo, poi usatelo come d'abitudine;
per Smagliature, cellulite, e pelle a buccia d’arancia: aggiungere 20 gocce di olio essenziale di lavanda a 100 ml di olio vegetale puro, mescolate e utilizzate questo preparato per massaggiare la parte interessata;
per brufoli e acne: diluire 2/3 gocce con 20 ml di olio di mandorle dolci, olio di oliva o altri oli vegetali di vostro gradimento, poi con l’aiuto di un batuffolo di cotone, massaggiare il viso o la zona interessata; mattina e sera;
come anti-rughe: mescolare 20 ml di olio di lavanda a 30 ml di olio mosqueta da applicare sul collo e sul viso mattina e sera;
come anti zanzare, diluire qualche goccia in olio di mandorle dolci e massaggiare sulla pelle


Ricetta Olio Essenziale alla lavanda

Scaldare a bagnomaria 4 parti di olio neutro (mandorla, jojoba, soia o di oliva) e una parte di fiori di lavanda per 4 o 5 ore a fuoco molto basso. Quando l’olio si sarà colorato del vivace colore viola della lavanda spegnere il fuoco.  Filtriamo l'olio con uno scolapasta in cui inseriamo un panno di cotone a trame strettissime, oppure un tulle delle bomboniere. A questo punto, l'olio essenziale ricavato dalla macerazione dei fiori di lavanda è pronto, conservare in un vasetto di vetro lontano dalla luce e fonti di calore.


L' Acqua floreale è ideale;
per profumare e rinfrescare gli ambienti di casa;
per l'insonnia, basta vaporizzarne un po' nella stanza o su un fazzoletto da poggiare sul cuscino prima di andare a letto;
in caso di dolori reumatici grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antireumatiche, basta spruzzarne qualche goccia sulla parte interessata e massaggiare delicatamente, ecc


Ricetta Acqua floreale alla lavanda
Mettere a macero per 15 giorni, 50 grammi di sommità fiorite in 500 grammi di alcool a 60°. Trascorso il tempo, filtrare e conservare in un contenitore di vetro ben chiuso.

La lavanda a scopo alimentare viene usata per aromatizzare il vino bianco, l'aceto, per preparare gelatine, per aromatizzare dolci, e  per preparare il miele di lavanda molto adatto per curare le affezioni broncopolmonari.



Curiosità:

Il nome della lavanda deriva dal latino "lavare"; con allusione alla capacità di profumare e purificare i luoghi e le persone, è una pianta che fu, infatti molto utilizzata dai Greci e dai Romani, per il suo profumo e come aromatizzante nei loro “bagni”. 

Attenzione


Come tutti gli oli essenziali, anche l'olio di lavanda non va utilizzato puro ma diluito in una base oleosa naturale oppure in una piccola quantità di crema neutra.
Nell'uso della lavanda bisogna attenersi scrupolosamente alle dosi consigliate.
Evitare l'assunzione in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti della lavanda.
Va usata con cautela nel bambino al di sotto dei 12 anni di età, in gravidanza e durante l'allattamento. 

18 settembre 2014

Proprietà curative della Melissa officinalis

La Melissa o Melissa officinalis è una pianta conosciuta e utilizzata fin dall'antichità e per le sue tante proprietà: curative, sedative, antispasmodiche, digestive e carminative, è indicata nel caso di stanchezza eccessiva, nervosismo, sindrome premestruale, nevralgie, disturbi della digestione, flatulenza, colite, ecc ... conosciamola un po'!


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Blog di Rimedi della nonna: Proprietà curative della Melissa officinalis

La Melissa è una pianta erbacea perenne dal gradevole profumo di limone, è conosciuta anche con il nome di Citronella, Cedronella, Erba Limona... Le sue foglie hanno un colore verde lucido e sono abbastanza simili a quelle della menta E' apprezzata non solo per le proprietà medicamentose, ma anche come erba aromatica, per questo viene utilizzata per l'insaporimento dei cibi, ma anche in profumeria, nell’industria cosmetica e in quella liquoristica.

Un po' di storia

La Melissa officinalis è una pianta conosciuta fin dell'antichità: dai grandi botanici Paracelso e il grande Plinio, veniva chiamata "elisir di vita", dai Greci era ritenuta sacra ad Artemide; gli Arabi nel X secolo la consideravano un buon tonico, adatta a scacciare la tristezza e il malumore,  nel Medio Evo inoltrato, in Europa  l’acqua di Melissa veniva utilizzata come tonico e come sedativo negli attacchi isterici e nelle convulsioni;  nel  XVII secolo entra nella composizione della famosa “Acqua di melissa” delle Carmelitane Scalze e utilizzata come rimedio popolare per parecchi disturbi come: emicranie, mal di denti, depressione, svenimenti, ecc

Coltivazione

La Melissa officinalis appartiene alla famiglia delle Labiate, si può trovare lungo le siepi e nelle zone ombrose, ma viene coltivata anche nei giardini. Ha il fusto quadrangolare diritto, peloso e ramoso, alto fino a 80 cm e le foglie sono picciolate, ovali pelose, con margine dentato e solcate da numerose venature. I fiori, sbocciano nel mese di giugno, sono piccoli bianchi o bianco rosei hanno forma di calice campanulato. La corolla anch'essa tubolosa, ha il labbro inferiore diviso in tre lobi con quello centrale più grande rispetto ai due laterali.

Utilizzo 

Della Melissa si utilizzano  le foglie, che si raccolgono prima della fioritura e senza picciolo, si essiccano all’ombra in luogo molto areato perché non anneriscano e poi si conservano in recipienti ben chiusi al riparo dall’umidità e le sommità fiorite che si raccolgono tagliando quasi tutto il fusto, si mondano, si legano in fascetti e si essiccano all’ombra in luogo ventilato appese ad un filo, si stagionano e poi si conservano in un recipiente chiuso.

Principi attivi

I principi attivi della melissa sono: flavonoidi (quercetina, apigenina); derivati dell'acido caffeico e clorogenico; acido rosmarinico; triterpeni; olio essenziale (citrale, citronellale e cariofillene) la maggiore quantità di essenza è concentrata sulle foglie; sostanze amare; polisaccaridi; mucillagini; glicosidi.

Tutte queste sostanze gli conferiscono molte proprietà tra cui: aromatizzanti, antidepressive, antistaminiche, antispasmodiche, battericida, carminative, febbrifughe, ipertensive, insettorepellenti, nervine, sedative, stomachiche, sudorifere, toniche, vermifughe.

Utilizzo

La melissa si trova in commercio in farmacia, in erboristeria sotto varie forme come estratti secchi titolati, capsule o compresse, tisane, infusi, succo di melissa fresco, polveri, estratti acquosi di melissa, tintura madre e pomate.

Può essere utilizzata come rimedio sia per uso esterno ad esempio per  il trattamento dell' herpes labiale che per uso interno  come palpitazioni, emicranie, gastralgie, stress, stanchezza, insonnia di origine nervosa, cattiva digestione, emicrania, bronchiti, palpitazioni, tensione premestruale... ma di questo vi parlerò nel post " La Melissa officinalis rimedi, consigli, precauzioni"

Attenzione

La Melissa non deve essere usata:

per periodi molto lunghi; in gravidanza e durante l'allattamento;
in soggetti con glaucoma, patologie tiroidee; in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti;
con barbiturici (aumento dell'effetto ipnotico) e con il tapazole (ipotiroidismo);