La melissa officinalis è un pianta, che cresce spontanea, dal profumo gradevole e agrumato, ricca di molti principi attivi. Conosciuta e utilizzata da migliaia di anni, è l'ingrediente essenziale dell'acqua dei Carmelitani, si trova facilmente sia in erboristerie che in farmacia...
La melissa officinalis è un erba spontanea, per le sue proprietà: cosmetiche (decongestionanti e lenitive cutanee) e curative (ansiolitiche, sedative e calmanti del sistema nervoso centrale, antispasmodiche, antinfiammatorie e antibatteriche) è utilizzata in vari campi, dalla bellezza alla salute e in cucina come erba aromatica.
Utilizzi
Utilizzi
In medicina e, come rimedio popolare, viene utilizzata per curare diversi disturbi, come: infiammazioni delle prime vie respiratorie (gola arrossata), dolore neuropatico, palpitazioni, tensione premestruale, dispepsie, pirosi gastrica, coliche addominali, insonnia, Morbo di Graves (ipertiroidismo), stati di ansia accompagnati da irrequietezza e irritabilità, trattamento dell'Herpes labialis;
in erboristeria, i fiori essiccati uniti ad altre piante aromatiche vengono utilizzati come cordiale o tonico e servono a preparare decotti o infusi;
in cosmesi, è utilizzata come tonico per il viso, nel risciacquo dei capelli grassi, per le punture di insetti ed altro;
in cucina viene utilizzata come erba aromatica: le sue foglie fresche vengono usate per insaporire insalate, minestre, carni, nella preparazione di liquori, ecc:
Rimedi
Di seguito troverete elencati i disturbi ed alcuni rimedi a base di Melissa da utilizzare, come: decotti, foglie fresche, impacchi, lozioni, olio essenziale... ed infine le precauzioni da osservare prima dell'uso della pianta.
Digestivo, sedativo, aperitivo, coleretico, antispasmodico e antidepressivo:
Prepariamo un infuso con 0,5 grammi in 100 ml di acqua acqua bollente, (oppure con 20-30 g di foglie e fiori per 1 litro d'acqua) lasciando il tutto in infusione per dieci-quindici minuti Berne una o due tazzine dopo i pasti all'occorrenza.
Prepariamo un infuso con 0,5 grammi in 100 ml di acqua acqua bollente, (oppure con 20-30 g di foglie e fiori per 1 litro d'acqua) lasciando il tutto in infusione per dieci-quindici minuti Berne una o due tazzine dopo i pasti all'occorrenza.
L'infuso ha una notevole attività cicatrizzante, astringente e decongestionante, puè essere utilizzato per gargarismi, lavaggi e applicazioni di compresse sulla pelle. Se ne può mettere un litro anche nell'acqua del bagno per renderlo tonificante e rilassante.
Disturbi nervosi
Prepariamo un decotto bollendo per qualche minuto due cucchiai di melissa e un cucchiaio di radici di valeriana in mezzo litro d'acqua. Un bicchiere prima dei pasti.
Malinconia, dolori di stomaco o attacchi d’ansia, per digerire, per favorire il sonno:
Prepariamo una tisana facendo bollire con le foglie essiccate di melissa, anche la scorza d’arancia o di limone in abbondante acqua, evitando di mettere la parte bianca amara. Spegnere il fuoco dopo un paio di minuti, lasciando in infusione per una decina di minuti circa filtrare e bere
Punture d'insetto
Per avere sollievo dalle punture d'insetto basta porre alcune foglie, appena colte, sulla parte dolente
Calmante, digestivo, nausee, vomito, mal d'auto o di mare, stimolare l'appetito, indigestioni, gas intestinali:
Utilizzare lo spirito di melissa che si prepara in questo modo 150 grammi di melissa, 450 di alcol puro e 450 di acqua, mettere in una bottiglia, ed esporre al sole per tre giorni, filtrare e assumerne un cucchiaino da caffè in una tazzina d'acqua o trenta gocce su una zolletta di zucchero tre volte al giorno.
Dolori nevralgici e reumatici
Prepariamo una tintura con 20 gr di melissa fatti macerare per 5 giorni in 100 ml di alcool di 50° fare frizioni sulla parte dolente;
Aperitivo, digestivo, coleretico, antispasmodico, sedativo e antidepressivo:
Utilizzare l'Olio essenziale 2-3 gocce su una zolletta di zucchero, 2-3 volte al giorno
Attenzione:
La Melissa non deve essere usata:
per periodi molto lunghi; in gravidanza e durante l'allattamento;
in soggetti con glaucoma, patologie tiroidee; in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti;
con barbiturici (aumento dell'effetto ipnotico) e con il tapazole (ipotiroidismo);
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